Il parcheggio è tra le prime cause di ansia per gli italiani ed occupa un ruolo di assoluto rilievo per tutti coloro che ogni giorno si spostano in automobile; difficoltà di circolazione, inquinamento, “sosta selvaggia” con i conseguenti pericoli per i pedoni ed in modo particolare per anziani, donne e disabili, sono solo alcune delle conseguenze causate dalla carenza di posti auto.
Le
soluzioni meccanizzate prendono le mosse proprio da questo problema e dalla
conseguente esigenza di valutare soluzioni mirate che soddisfino un largo
bacino d’utenza: non solo gestori di parcheggi, ma anche privati in cerca di
alternative più economiche ai costosi box.
Le
soluzioni sono, infatti, molto più semplici e a portata di mano di quanto non
sembri e consistono in uno sfruttamento ottimale del sottosuolo tramite la
realizzazione di parcheggi meccanizzati, che coniugano valori di sicurezza, affidabilità,
rispetto per l’ambiente e risparmio economico.
Per
quanto concerne l’impegno economico che questi tipi di soluzione comportano,
esso dipende dal tipo di tecnologia adottata dal costruttore.
Si
tratta comunque di una scelta sempre molto conveniente, soprattutto quando si
interviene in piccoli cortili di fabbricati di pregio situati nei centri
storici cittadini dove ormai un box, oltre ad essere quasi impossibile da
reperire, ha raggiunto costi elevatissimi per la stragrande maggioranza dei
cittadini.
Vediamo
un esempio adatto ai condomini nei centri storici.
Come
passare da 10 a 34 posti auto in centro storico a
Milano avendo a disposizione solo 276 mq?
Grazie
ai sistemi innovativi di IdealPark è possibile trasformare un angusto cortile
nella centralissima via Fatebenefratelli a Milano, a pochi passi da Piazza
Duomo e dalla Scala, in una moderna autorimessa meccanizzata.
Il
Combilift è un sistema di parcamento meccanizzato molto ingegnoso che permette
di ottenere fino a tre piani di autorimessa con un solo corsello di
manovra: in questo modo si può risparmiare notevolmente sia nei costi di
scavo che in quello delle opere edili.
Facciamo
un esempio: da normativa l’altezza di un autorimessa è di circa 2,20 (varia da
città a città in base al regolamento edilizio) a cui va aggiunto lo spessore
del solaio in media 0,50 quindi un autorimessa tradizionale di tre piani
richiede uno scavo di oltre 8 m. Utilizzando il sistema Combilift
basteranno 3,25 metri nella zona del corsello di manovra (nella
versione economic) e 5,00 nella zona della fossa.
Se
portiamo il tutto nel caso di via Fatebenefratelli a Milano con una
superficie in pianta di circa 270 mq il volume di sterro (scavo) nella
conformazione tradizionale è di circa 2300 mc contro i 1400 mc, in questo modo
abbiamo dimezzato il volume di materiale da asportare che vista difficoltà di
accesso all’area con scavatori di grosse dimensioni e di camion ha comportato un
notevole risparmio.
Come
funziona il Combilift? Il sistema è molto semplice: tutte le auto vengono
parcheggiate su delle piattaforme, le piattaforme a raso possono traslare solo
orizzontalmente mentre quelle nel piano in fossa o quelle piano superiore possono
solo traslare verticalmente. Supponiamo di avere 5 posti auto tradizionali e di
utilizzare un Combilift a tre livelli, avremo: 5 posti auto nella fossa (la
profondità varia da 1,75 a 2,30), 4 veicoli a raso (piano del
corsello di manovra) e 5 veicoli in elevato. Il posto in meno a raso serve come
posto jolly per la traslazione che consente di rendere tutti i veicoli
indipendenti.
Il
sistema può essere azionato mediante chiave codificata, tastierino
numerico, telecomando o applicazione per smartphone. L’utente infatti si posizionerà con l’auto davanti alla
piattaforma dalla porta del posto da lui utilizzato e con un semplice click la
porta si apre l’utente posiziona l’auto dopo di che, una volta chiusa la
porta, il sistema porterà l’auto nel posto assegnato.
Tornando
all’autorimessa di via Fatebenefratelli si è voluto utilizzare proprio tutto lo
spazio a disposizione installando un montauto che porta le auto dall’interno
dell’autorimessa al tetto piano della stessa aumentando ulteriormente la
capacità di parcheggio di ulteriori 9 veicoli.
Il
risultato finale è veramente degno di nota poiché l’investimento di macchine e
di opere edili viene nel medio periodo ammortizzato con l’affitto del
posto auto oltre all’aumento di valore che assume lo stabile stesso che
essendo composto da appartamenti di civile abitazione aumenta il proprio valore
di mercato in un’ area ove il parcheggio è ben più che raro.
L’impianto
Combilift vista l’applicazione in autorimesse spesso soggette al CPI
(Certificato di Prevenzione Incendi) sono predisposte per il passaggio
dell’impianto antincendio.
Scopri qui il
progetto Combilift a Milano.
Per
maggiori informazioni sul sistema di parcheggio meccanizzato Combilift 543 clicca qui.