Ogni automobilista passa 2 anni della propria vita nella ricerca di parcheggio sprecando ogni volta dai 4 ai 14 minuti.

Il parcheggio è tra le prime cause di ansia per gli italiani ed occupa un ruolo di assoluto rilievo per tutti coloro che ogni giorno si spostano in automobile; difficoltà di circolazione, inquinamento, “sosta selvaggia” con i conseguenti pericoli per i pedoni ed in modo particolare per anziani, donne e disabili, sono solo alcune delle conseguenze causate dalla carenza di posti auto.

Le soluzioni meccanizzate prendono le mosse proprio da questo problema e dalla conseguente esigenza di valutare soluzioni mirate che soddisfino un largo bacino d’utenza: non solo gestori di parcheggi, ma anche privati in cerca di alternative più economiche ai costosi box.

Le soluzioni sono, infatti, molto più semplici e a portata di mano di quanto non sembri e consistono in uno sfruttamento ottimale del sottosuolo tramite la realizzazione di parcheggi meccanizzati, che coniugano valori di sicurezza, affidabilità, rispetto per l’ambiente e risparmio economico.

Per quanto concerne l’impegno economico che questi tipi di soluzione comportano, esso dipende dal tipo di tecnologia adottata dal costruttore.

Si tratta comunque di una scelta sempre molto conveniente, soprattutto quando si interviene in piccoli cortili di fabbricati di pregio situati nei centri storici cittadini dove ormai un box, oltre ad essere quasi impossibile da reperire, ha raggiunto costi elevatissimi per la stragrande maggioranza dei cittadini.

Vediamo un esempio adatto ai condomini nei centri storici.

Come passare da 10 a 34 posti auto in centro storico a Milano avendo a disposizione solo 276 mq?

Grazie ai sistemi innovativi di IdealPark è possibile trasformare un angusto cortile nella centralissima via Fatebenefratelli a Milano, a pochi passi da Piazza Duomo e dalla Scala, in una moderna autorimessa meccanizzata.

Il Combilift è un sistema di parcamento meccanizzato molto ingegnoso che permette di ottenere fino a tre piani di autorimessa con un solo corsello di manovra: in questo modo si può risparmiare notevolmente sia nei costi di scavo che in quello delle opere edili.

Facciamo un esempio: da normativa l’altezza di un autorimessa è di circa 2,20 (varia da città a città in base al regolamento edilizio) a cui va aggiunto lo spessore del solaio in media 0,50 quindi un autorimessa tradizionale di tre piani richiede uno scavo di oltre 8 m. Utilizzando il sistema Combilift basteranno 3,25 metri nella zona del corsello di manovra (nella versione economic) e 5,00 nella zona della fossa.

Se portiamo il tutto nel caso di via Fatebenefratelli a Milano con una superficie  in pianta di circa 270 mq il volume di sterro (scavo) nella conformazione tradizionale è di circa 2300 mc contro i 1400 mc, in questo modo abbiamo dimezzato il volume di materiale da asportare che vista difficoltà di accesso all’area con scavatori di grosse dimensioni e di camion ha comportato un notevole risparmio.

Come funziona il Combilift? Il sistema è molto semplice: tutte le auto vengono parcheggiate su delle piattaforme, le piattaforme a raso possono traslare solo orizzontalmente mentre quelle nel piano in fossa o quelle piano superiore possono solo traslare verticalmente. Supponiamo di avere 5 posti auto tradizionali e di utilizzare un Combilift a tre livelli, avremo: 5 posti auto nella fossa (la profondità varia da 1,75 a 2,30), 4 veicoli a raso (piano del corsello di manovra) e 5 veicoli in elevato. Il posto in meno a raso serve come posto jolly per la traslazione che consente di rendere tutti i veicoli indipendenti.

Il sistema può essere azionato mediante chiave codificata, tastierino numerico, telecomando o applicazione per smartphone. L’utente infatti si posizionerà con l’auto davanti alla piattaforma dalla porta del posto da lui utilizzato e con un semplice click la porta si apre l’utente posiziona l’auto dopo di che, una volta chiusa la porta, il sistema porterà l’auto nel posto assegnato.

Tornando all’autorimessa di via Fatebenefratelli si è voluto utilizzare proprio tutto lo spazio a disposizione installando un montauto che porta le auto dall’interno dell’autorimessa al tetto piano della stessa aumentando ulteriormente la capacità di parcheggio di ulteriori 9 veicoli.

Il risultato finale è veramente degno di nota poiché l’investimento di macchine e di opere edili viene nel medio periodo ammortizzato con l’affitto del posto auto oltre all’aumento di valore che assume lo stabile stesso che essendo composto da appartamenti di civile abitazione aumenta il proprio valore di mercato in un’ area ove il parcheggio è ben più che raro.

L’impianto Combilift vista l’applicazione in autorimesse spesso soggette al CPI (Certificato di Prevenzione Incendi) sono predisposte per il passaggio dell’impianto antincendio.

Scopri qui il progetto Combilift a Milano.

Per maggiori informazioni sul sistema di parcheggio meccanizzato Combilift 543 clicca qui.