18 posti auto a scomparsa in un edificio del XVII secolo.

Parcheggio meccanizzato Parklift 462

18 posti auto a scomparsa in un edificio del XVII secolo.

Il progetto di ristrutturazione realizzato in centro a Crema in Via Matteotti dall'Architetto Gennari è un esempio di perfetto inserimento ambientale ed architettonico della tecnologia di parcheggi meccanizzati. In soli 150mq sono stati ricavati 18 posti auto a scomparsa in un cortile di un palazzo risalente al XVII secolo tramite tecnologia Parklift 462. La soluzione adottata completamente invisibile permette di conservare un ampio cortile rivestito in ciottolato che rimane perfettamente transitabile ed è stato pavimentato seguendo i toni e l’ estetica del palazzo.

Al di sotto invece trovano spazio 18 posti auto tutti indipendenti che rappresentano anche un ottimo antifurto: senza la chiave di comando necessaria per far sollevare la piattaforma e prelevare la vettura è impossibile far sollevare in cappello di copertura.

Questi impianti sono ideali per la ristrutturazione di cortili, androni e giardini e possono essere a 1/2/3 livelli interrati. La profondità dello scavo varia a seconda della soluzione; per un livello interrato è di 2.550 mm, per 2 livelli interrati 4.300 mm e per 3 livelli interrati 6.100 mm. Queste misure sono riferite ad interpiani utili di 1.700 mm; sono inoltre disponibili impianti da 2.050 mm di interpiano per poter parcheggiare SUV o Jeep ed in questo caso lo scavo deve essere aumentato di circa 305mm per livello.

Caratteristiche tecniche del progetto:

È stato realizzato uno scavo di circa 9 x 16,5 mt per un profondità di 5 mt.

Complessivamente trovano spazio 9 impianti modello Parklift 462 per un totale di 18 posti auto.

I box a scomparsa misurano circa 2,4 x 5,3 mt con un’ altezza di 2,05 mt e con portata di 2.300 kg  in grado di ospitare la maggior parte delle autovetture attualmente in commercio.

Tutti i 9 impianti vengono movimentati da un'unica centralina idraulica munita di 2 motori "Tandem" da 5,5 kW l'uno per una potenza complessiva di 11 kW. La centralina unitamente al quadro di manovra è stata collocata in un locale ricavato in prossimità delle cantine del palazzo adiacente agli impianti e consente un accesso diretto ai vani in caso di necessità di manutenzione. I tempi d'attesa sono decisamente contenuti e variano tra i 40 e i 110 secondi a seconda di dove si trova la piattaforma desiderata.

Quando gli impianti sono a riposo il tetto può essere transitato da automezzi sino a 2.500 kg. E' inoltre calcolato un sovraccarico per la neve di 70 kg/mq oltre alla portata di 250 kg al m/q per il pavimento. La portata per ogni posto auto è di 2.300 kg.

I vantaggi di questa soluzione sono diversi:

Il cortile rimane completamente libero e può essere pavimentato a piacimento (portata massima per pavimento 250 kg/mq) con un ottimo impatto ambientale.

Nessuno spazio viene perso per le corsie di manovra, quindi viene ottimizzato il numero di posti auto.

Rispetto ad un parcheggio automatizzato ogni cliente può accedere esclusivamente al proprio posto auto, dove può collocare anche biciclette o moto.

A differenza di un sistema automatizzato non vi è bisogno di un locale di ricevimento (generalmente di 6 x 3m) da inserire nel cortile.

Le opere murarie sono più contenute rispetto ad un impianto automatizzato in quanto non c'è bisogno di solette intermedie.

Gli utenti effettuano sempre le manovre al livello del cortile senza bisogno di accedere al livello interrato (dove accedono solo i tecnici specializzati per la manutenzione).

I posti auto sono tutti indipendenti.

Clicca qui per informazioni sul Parklift 462.


Credits:

Progetto realizzato da:

Leonardo Gennari Architect & Associates, Crema