Il Collegio Antonianum, con una superficie di circa 11.500 mq. e un giardino storico di circa 3000 mq. è un complesso edilizio di grande pregio costituito da un corpo monumentale in stile liberty edificato nel primo decennio del novecento e tre ulteriori corpi laterali più recenti, di cui uno opera degli architetti Miozzo e Mansutti. L'attento intervento di ristrutturazione ha come obiettivo principale quello di creare spazi unici dotati di finiture di pregio e servizi esclusivi, nel rispetto dell'originale stile architettonico.
Il Progetto e la Direzione Lavori dell’intervento sono stati seguiti dalla società R&S Engineering S.r.l. di Padova, dagli architetti Claudio Rebeschini e Andrea Schiavon.
Il progetto prevede il frazionamento degli edifici in 51
unità di cui 46 eleganti appartamenti e 5 uffici di rappresentanza. La
realizzazione di una palestra/area wellness ed un'autorimessa con 68 posti auto
coperti completano l'intervento. Le residenze potranno contare, oltre che
sull'uso riservato del giardino monumentale, anche su una serie di servizi
quali: concierge, valet parking, palestra e area wellness per una gestione
completa dell'accoglienza e dell'abitare.
L'idea originale per lo spazio di parcheggio era di includere un sistema di parcheggio completamente automatico all'interno della grande area del garage che permetteva di ricavare un totale di 53 posti auto indipendenti.
Questo primo progetto fu poi scartato per diversi motivi: un singolo accesso avrebbe reso l'impianto troppo lento in quanto utilizzabile solo da un utente alla volta; inoltre l'ascensore usato per trasportare le vetture al livello superiore richiedeva una fossa, ma scavare sotto il livello della strada non era possibile per la presenza di reperti archeologici.
Abbiamo quindi proposto un nuovo layout che comprendeva un totale di 6 sistemi Combilift, divisi in tre blocchi distinti e indipendenti, ciascuno con due file di parcheggio su due livelli, Questo progetto è stato accettato, realizzato e sono stati ottenuti in totale 54 posti auto nei 440 m2 del garage.
L'accesso al garage avviene attraverso 15 porte scorrevoli laterali, che sono indipendenti nel gruppo dei cinque, garantendo agli utenti un accesso più rapido al sistema (i tre sistemi possono essere utilizzati contemporaneamente, se necessario). A causa della leggera pendenza della strada dove i sistemi sono installati le porte hanno un'altezza differente, in modo che siano tutte allineate. Il cliente ha rivestito la facciata esterna delle porte con pannelli di alluminio leggeri per integrarli il più possibile con l'estetica dell'edificio. Ogni piattaforma può essere chiamata tramite telecomando. Le porte possono essere chiuse dall'utente con un telecomando a raggi infrarossi nel momento in cui esce dal sistema.
Per maggiori informazioni sul sistema di parcheggio meccanizzato Combilift 552 clicca qui.
LA STORIA
L'Antonianum fu progettato e costruito dall'architetto Gino Peressutti, appena ventunenne, tra il 1905 e il 1907 per i Padri Gesuiti. L'edifico doveva ospitare la sede dell'Ordine e il relativo collegio per studenti universitari. Il Peressutti convinse i committenti ad adottare il nuovo stile floreale in luogo della precedente idea progettuale, redatta in stile neoclassico. L'impeto del linguaggio innovatore venne probabilmente smorzato nei prospetti pubblici, dove si riscontra ancora un'impostazione ottocentesca aggiornata nello stile dagli stucchi floreali, mentre potè esprimersi pienamente nella facciata orientale, quella in cui la torre si affaccia in un luogo più appartato.
La prima pietra del pensionato fu collocata il 5 settembre 1905, e in quattro mesi vennero realizzati i muri. L'obiettivo di terminarlo per l'inizio dell'anno scolastico 1906/07 fece sì che nel cantiere vi lavorassero, in alcuni periodi, fino a 500 muratori. Già nel novembre del 1906 la fabbrica era ultimata, ed arredata, con i mobili disegnati dal Peressuti, con le tappezzerie ed i tendaggi curati dai suoi collaboratori artigiani. L'edificio era composto da un corpo centrale a torre da 6 piani con ampie finestre, alla quale si connettevano 3 ali. La forma a "T" maiuscola, suggerita dalla conformazione dell'area disponibile, si sviluppa in altezza per quattro piani fuori terra.
Fin dall'inizio la filosofia generale dell'intervento è ispirata ai concetti di prolungare la vita dell'opera nella sua consistenza fisica, in modo che l'opera stessa risulti il più possibile solida, protetta e sana e di assicurare la permanenza dei segni che connotano la fabbrica nella sua configurazione generale e nelle sue parti anche minime, indipendentemente da ogni preferenza di natura storica o estetica. Il complesso dell'Antonianum fu completato in fasi successive che terminarono nella seconda metà del secolo scorso.
Credits:
Progetto realizzato da:
R&S Engineering S.r.l. Padova, architetti Claudio Rebeschini e Andrea Schiavon
Durante gli oltre 35 anni di anni di attività lo studio ottiene riconoscimenti in concorsi di progettazione nazionali, ma soprattutto nell’ambito del restauro riceve importanti incarichi di progettazione e direzione lavori in tutto il territorio nazionale.
Foto:
R&S Engineering S.r.l. Padova, architetti Claudio Rebeschini e Andrea Schiavon